Parco Immobiliare propone in affitto posti letto.
La casa e' cosi composta:
Parti comuni salone doppio, ampia cucina, corridoi, balconi.
1 camera singola con bagno con posto letto( gia' occupato)
1 camera doppia con 2 posti letto a euro 400 a letto ( tutto compreso) e servizi
1 camera doppia con 2 posti letto a 400 euro a letto e servizi ( tutto compreso)
Ogni camera e' provvista del proprio servizio igienico.
Se interessati alla condivisione della stanza contattare
Marco Balistreri: 335.56. 19.480
in zona comoda a tutti i tipi di servizi mezzi pubblici metropolitana e attività di ogni genere.
dato la sua generosa metratura di 170 mq l'immobile è composto da un ampia cucina abitabile ampio salone, camere e tre bagni.
L'immobile viene affittato con 2 posti letto a 400 euro a persona.
Per Info Marco Balistreri: 335.56. 19.480
Il nome del quartiere deriva da una chiesetta omonima dedicata a Donato d'Arezzo, [1] della quale si ha traccia soltanto durante il primo assedio francese della città del 1536[2], quando andò completamente distrutta. Fu in seguito soppiantata dalla più recente parrocchia Immacolata Concezione e San Donato[3] nel 1855, quest'ultima ancora danneggiata coi bombardamenti del 1943, e successivamente restaurata. L'antico borgo tuttavia sorgeva ben più ad est dell'attuale, ovvero nell'area del centro storico compresa tra le vie Consolata, Garibaldi, Giulio ed il Corso Valdocco. Seppur esterno alle mura romane e medievali, cui era addossato sul perimetro rivolto alla città, era comunque difeso da una cinta muraria e da un fossato, munito di almeno due porte, una rivolta alla strada dell'abbazia di S. Solutore Maggiore ed una rivolta alla strada romana che "tende" a Pozzo Strada. Un varco o pusterla, metteva in diretta comunicazione il borgo con i quartieri romani di Torino.
Abitata sin dall'epoca medioevale, l'area fu popolata soprattutto da famiglie di soldati e da mercanti. La popolazione ebbe una drastica diminuzione durante la peste del 1630 e per le numerose guerre, ma dal Rinascimento in poi riprosperò. Il quartiere era irrigato dal Canale di Torino, una derivazione sia della Dora Riparia che del canale Ceronda, anche quest'ultimo artificiale derivazione dell'omonimo torrente a ovest di Torino ed oggi inesistente[4], e che seguiva il tracciato delle vie San Donato e Pacinotti. Il borgo era allora chiamato del Martinetto[5], nome dovuto ai martinetti azionati dall'acqua del canale, ma gli fu poi ridato il nome originario san Donato soltanto a partire dal 1835. All'altezza di via Capellina, il partitore chiamato Brusachœur faceva derivare anche il canale artificiale detto del Valentino, che volgeva verso sud. A partire dall'antico abitato, si sviluppò qui una borgata urbana, così descritta da Goffredo Casalis:.